Il 1 gennaio 2020 sono state servite le prime due colazioni del 2020 e ne sono susseguite tante altre, senza mai fermarci, in questo anno bisestile: più di 10.000 colazioni per 366 giorni.

Negli ultimi quattro mesi abbiamo raccolto 750 litri di latte, 320 pacchi di caffè e 3000 brioches.

A gennaio avevamo immaginato una colazione che prevedesse delle tazze in ceramica, per dare la sensazione di casa e di calore, ma a marzo abbiamo dovuto fare retromarcia ed inserire ogni elemento monouso, rispettare le distanze di sicurezza servendo meno persone ai tavoli e disinfettare ogni superficie più volte.

Le norme rigide applicate ci hanno però permesso di rimanere in servizio senza mai chiudere; questo grazie all’impegno costante dei volontari e alla sinergia con gli ospiti della mensa che ci permette ancora oggi di servire in sicurezza.

Le colazioni sono state in questo anno anche un tavolo di osservazione per la realizzazione di nuovi progetti, come per esempio una consegna di vestiario pensata su misura per la persona, oppure l’esigenza di conversazioni d’italiano per comprendersi meglio e integrarsi nella nostra società.

Non c’è mai solo un caffè da servire, ma questo crea l’occasione di un dialogo e di una richiesta d’aiuto che a volte è difficile da raggiungere in momenti diversi del giorno.

Il banco di prova è stato superato e ringraziamo l’associazione Paolo Favale per averci dato fiducia nel proseguire il loro progetto, i volontari che ogni giorno s’impegnano nel garantire la continuità del servizio e i donatori che ogni mese si presentano al Rifugio permettendoci di essere sempre riforniti.

Da soli non andiamo lontano, ma insieme siamo riusciti a costruire e continuiamo a farlo, una pausa di umanità durante una giornata piovosa.