Con la pandemia? Ahimè non è cambiato nulla, di certo è più difficile la situazione perché ci sono forze dell’ordine che mettono in difficoltà. Voglio dire che non puoi stare seduto, appena ti vedono: «alt, cosa fai, dove vai» non puoi stare in nessun luogo.
E così scatta in me la rabbia, il non essere ascoltato e praticamente si innesta un meccanismo che difficilmente ne vieni fuori. Con questo non voglio male a nessuno, ma vorrei essere ascoltato anch’io, provengo da una famiglia di lavoratori e mi piacerebbe lavorare.
Quali sono le principali difficoltà in questo periodo?
Da mangiare si trova, non trovo da vestire, è un mese che porto le stesse cose e mi vergogno. Poi il lavarsi è un problema e non sempre trovo; se bisogna adeguarsi va bene purché non si esageri.
Ho preso due multe: una dai vigili che ero seduto e ho cercato di parlare, ma nulla da fare. La seconda sempre seduto a distanza con un amico e questi erano i carabinieri; insomma dove trovo i soldi 680 euro?
Vorrei trovare un lavoro, amo lavorare e ho diverse esperienze lavorative, manca purtroppo un posto dove fare riferimento, dove dormire, sapere cosa mangerò oggi, poter fare la doccia dopo il lavoro. Anche se ho 52 anni la voglia non manca. Non ho fatto fatica a trovare il necessario, mascherina e guanti si trovano ovunque.
Come ti senti in questo periodo?
Adesso che siamo a maggio (2020) mi sento più forte di prima. All’inizio avevo un po’ di paura, l’ho avuta anche perché non c’era una grande informazione. Poi le emozioni, i miei piccoli pianti li ho avuti anch’io e ammetto che mi sono affidato alla Madonna. Ho avuto le mie esperienze a Medjugorie e questo mi dà forza tutti i giorni. Naturalmente nel mio piccolo questo lo voglio precisare e non solo: ho lavorato per 10 anni nelle comunità a Nuovi Orizzonti, quindi senza vantarmi e umilmente la mia piccola esperienza mi piacerebbe metterla in pratica.
Sei a conoscenza di Persone senza dimora che si sono ammalate?
No, non saprei dirle. Purtroppo, essendo anch’io una persona senza dimora, si sente poco parlare del corona virus. Si tende di più a non parlarne e piuttosto a dire cavolate che non dire la verità sul come si sta o il vero problema. Con questo non voglio mettere in difficoltà nessuno, ma io tendo a parlarne con qualcuno che mi ascolti, che è difficile. Per finire, le Persone tendono a nascondere le loro problematiche.
Con sincerità: sarebbe utile esprimere tantissimi pareri personali con Persone competenti senza togliere nulla a nessuno, capire questo governo che un giorno dice una cosa, poi ne fa un’altra, litigano tra loro e non pensano alle cose più importanti. Vorrei reinserirmi nel mondo del lavoro perché ho le forze, conoscere Persone competenti e sincere, aiutare le Persone bisognose, insomma essere impegnato nel sociale.
Oggi mi sento una persona anch’io con le mie difficoltà, ma vorrei dare un mio contributo sia nel lavoro che in tutto il resto. Vorrei scrivere di più per farmi conoscere, ma… va bene così.
Spero che qualcosa cambi in bene per me e per tante Persone che vivono per strada, in questi tre anni ne ho viste di tutti i colori, ho fatto la mia esperienza. Vorrei lavorare, partendo da zero naturalmente.
Grazie, con rispetto.
È solo una delle storie che raccontiamo nel nostro bilancio sociale (che trovate qui)