Per noi era Eddy, il suo nome era Iddi Sefu Athumani, lo incontravamo spesso al rifugio 2 per la colazione, la cena e per riparare la bicicletta nella ciclofficina Kamara d’aria. Domenica, dopo aver ritirato la cena, rientrando in bicicletta nel suo bivacco in una casa abbandonata in Valpantena, è morto in un incidente contro un’auto.
Aveva 60 anni, sempre sorridente, una moglie nel bresciano, un figlio e non era un clochard, tantomeno un “butel”, ma una Persona senza dimora; una di quelle tantissime Persone che non rientrano nei criteri per l’accoglienza nei dormitori, resilienti, sconosciute ai servizi sociali che se il suo bivacco fosse stato nel Comune di Verona probabilmente avrebbe subìto un sgombero in nome del “decoro” senza ricevere in cambio un luogo più decoroso dove stare.
Aveva bisogno di aiuto innanzitutto da chi in questi giorni lo rimpiange mostrandosi in un selfie assieme ad Eddy, su una panchina.
Speriamo che la morte di Eddy non sia inutile.
PS: Eddy, la bicicletta che ci hai portato sabato 14 è in buone mani; la ripareremo come Silvio e Luca ti hanno promesso e sarà il tuo regalo a un tuo compagno senza dimora.