Gli amici di One Bridge To Idomeni raccontano:
Oltre agli slogan, sembra che queste parole si siano rivelate concrete.
La nostra associazione lavora sulla #rottabalcanica in supporto alle #personemigranti da quattro anni, ma vista l’impossibilità di tornare nei Balcani, in questi giorni abbiamo voluto portare un aiuto concreto a #Verona, la nostra città.
In collaborazione con altre realtà di volontariato abbiamo iniziato il progetto “Spesa SOSpesa”.
Oggi però vorremmo ricordare come queste reti e questa solidarietà, in realtà, siano da molto tempo attive in città, sotto il velo dell’indifferenza generale. Come occasionalmente capita, questa settimana ci siamo ritrovati ad aiutare persone provenienti dalla rotta balcanica di passaggio a Verona. Il primo pensiero per organizzare un aiuto è andato alla Ronda della Carità Amici di Bernardo Onlus Verona, un’associazione che da anni è presente in supporto a chi vive per strada, a chi è escluso dalla società e disprezzato per chissà quali colpe.
La Ronda è parte di quella rete di persone che ha in queste parole, in questa solidarietà che non conosce discriminazione, il punto di partenza del suo lavoro. Ci ricorda che la solidarietà non è riservata agli eroi o agli eletti, ma è qualità comune, disponibile a tutti.
In un periodo di emergenza che è ancora più pericoloso per chi attraversa i Balcani – basti pensare alle politiche repressive nei confronti dei migranti con la scusa del controllo sanitario e alla scarsa o assente disponibilità di cure e sostegno da parte delle istituzioni –, cerchiamo di dare rifugio e cura a chi è più vulnerabile.
Consapevoli che questa non dovrebbe essere la normalità, speriamo che insieme si riescano a trovare politiche migliori, per non lasciare indietro nessuno.
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