Ci sono aspetti della Ronda che, visti da fuori, neanche immagini. Pensi a un’organizzazione monolitica, a turni e incarichi fissi, che pure ci sono, a una macchina pensata per fare bene alcune cose e solo quelle. Poi capita qualcosa di non pianificato, preso in mano in emergenza, come le Scatole di Natale e…
Scopri un Direttivo pronto a lanciare il cuore oltre l’ostacolo, disposto a fidarsi di una nuova arrivata di belle speranze e scarse conoscenze. Scopri una compagine di volontari pronti a rimboccarsi le maniche e a rendersi disponibili nel periodo natalizio in cui tutti avrebbero altro a cui pensare. Scopri un vicepresidente che non si fa mai prendere dal panico, presente e efficiente per fare di tutto, persino a manovrare un muletto per spostare bancali di scatole, ma anche capace di delegare. Scopri dei ragazzi delle colazioni che anziché farsi assistere danno assistenza. Scopri che molti volontari, in privato, aiutano senza tanto clamore famiglie bisognose, anche consegnando loro una scatola di Natale.
Non solo. Scopri una rete di associazioni collaborative e propositive con cui instaurare sinergie durature e, infine, una città generosa e solidale oltre ogni previsione. Scopri che la Ronda è capace di mobilitarsi, di fare squadra, di dare una risposta ad ogni emergenza: un organismo duttile, adattabile, potente, vitale.
È grazie a tutto questo che l’iniziativa delle Scatole di Natale è arrivata in fondo.
Nata a Milano, girata nelle chat di
whatsapp dei gruppi in Ronda, proposta a Verona da una persona di buon cuore che non si aspettava una risposta così entusiastica, accolta in Ronda con qualche eccesso di ottimismo – si pensava a qualche centinaio e sono arrivate oltre 5500 scatole! – e gestita sul filo dell’emergenza continua per un mese. Quando non sapevamo più dove mettere le scatole tante Persone si sono rese subito disponibili per impilarle meglio e spostarle. Quando è servito suddividerle e catalogarle i ragazzi del Bla Bla Ronda le hanno rimesse in ordine e contate, così si sono esercitati con i numeri in italiano. Quando ancora proprio non ci stavano più, un’associazione che aveva fatto da punto di raccolta si è offerta per ospitarci. Quando ancora stavamo tenendo aperta la sala riunioni per riceverle, ci sono state Persone che l’hanno tenuta aperta per le consegne. Quando sono serviti moduli e fotocopie la segreteria è stata pronta a prepararceli. E poi i furgoni gentilmente messi a disposizione da privati, le classi scolastiche, i centri sociali, gli scout, scuole intere… tutti mobilitati per essere della partita. Un bellissimo mondo di impegno, di buona volontà, di energie positive e di entusiasmo che ci hanno consentito di arrivare in fondo senza stramazzare sotto il peso di tanta roba.
Per un mese intero la Ronda è stata costantemente sulla bocca della gente, sui quotidiani, sulle tv dando di sé un’immagine di forza e affidabilità, ma soprattutto 5500 scatole hanno portato un sorriso e un po’ di serenità a tante, tante Persone, persino nella lontana Ucraina.
È solo una delle storie che raccontiamo nel nostro bilancio sociale (che trovate qui)